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Il paesaggio dei nomi delle note

· 3 minuti di lettura

Prima di passare agli intervalli, definiamo il concetto di distanza tra i nomi delle note. Lasciamo perdere la musica per un momento: il nostro obiettivo per ora è quello di associare un numero ordinale declinato al femminile ad ogni coppia di note.

Se può aiutare, si visualizzi il seguente schema:

Do  Re  Mi  Fa  Sol La  Si  Do
. . . . . . . .

Abbiamo già incontrato nelle lezioni precedenti espressioni quali:

  • tra Do e Mi c'è una terza;
  • tra Do e Sol c'è una quinta;
  • tra Do e il Do successivo c'è un'ottava.

Cosa deduciamo da questi esempi?

  • Do, Re, Mi -> tre note, terza;
  • Do, Re, Mi, Fa, Sol -> cinque note, quinta;
  • Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si, Do -> otto note, ottava.

Possiamo quindi dire che:

La distanza tra i nomi di due note si misura contando dalla nota di partenza a quella di arrivo, entrambe comprese.

Quanti conti! Sembra difficile solo all'inizio: un musicista allenato conosce a memoria tutti gli intervalli perché li ha suonati per ore! Sul pianoforte ad esempio è davvero facile perché lo strumento è stato creato apposta, ma chi suona strumenti a fiato o canta deve impegnarsi un po' di più.

Importantissimo: ancora non abbiamo aggiunto qualificativi come terza minore o terza maggiore, ma se facciamo entrambe le cose assieme impazziamo.

Restiamo ancora sui nomi delle note, espandiamo il paesaggio a due ottave così possiamo partire da dove vogliamo. Mi raccomando niente tasti, niente alterazioni, niente semitoni, niente di niente: solo paesaggio delle sette note!

Do  Re  Mi  Fa  Sol La  Si  Do  Re  Mi  Fa  Sol La  Si  Do
. . . . . . . . . . . . . . .
DaAPercorsoDistanza
FaDoFa, Sol, La, Si, DoQuinta
ReMiRe, MiSeconda
SiFaSi, Do, Re, Mi, FaQuinta
SolDoSol, La, Si, DoQuarta
MiReMi, Fa, Sol, La, Si, Do, ReSettima
LaDoLa, Si, DoTerza
DoLaDo, Re, Mi, Fa, Sol, LaSesta

Fantastico! Godetevi altri cinque minuti il paesaggio delle note e fate ulteriori considerazioni personali, appena fatto proseguiamo:

  • la distanza tra una nota e se stessa si chiama unisono;
  • la distanza tra una nota quella seguente avente lo stesso nome si chiama ottava.

Come facciamo a distingue l'ottava dall'unisono? Essendo intervalli ovvi sia acusticamente che graficamente, non si fanno mai grosse considerazioni a loro riguardo in tema di intervalli.

Importante: la distanza tra i nomi di due note si intende in senso ascendente se non diversamente specificato, torniamo agli ultimi due esempi:

  • tra Do e La c'è una sesta;
  • tra La e Do c'è una terza.

Similmente:

  • tra Do e Sol c'è una quinta;
  • tra Sol e Do c'è una quarta;
  • tra Re e Mi c'è una seconda;
  • tra Mi e Re c'è una settima.

Fermi un attimo: 6 e 3, 4 e 5, 2 e 7...la somma fa sempre nove! Esatto, esistono tre coppie di intervalli reciproci che sommati danno l'ottava, provare per credere:

  • Do-La (sesta) + La-Do (terza) = Do-Do (ottava);
  • Re-Mi (seconda) + Mi-Re (settima) = Re-Re (ottava).

Non diventateci matti per ora, sono semplicemente constatazioni che possono aiutarvi. Io consiglierei di farvi un altro giretto lungo il paesaggio dei nomi delle note (no tasti, no accidenti), e di proseguire domani con il resto della lezione.


Esercizi

Giocate un po' ai giochini qui sotto:

Quanto conosci il paesaggio delle note?

Chi è la Quinta diFa?Do


Quanto conosci il paesaggio delle note?

Tra il Do e il Re c'è una:Seconda