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Introduzione agli intervalli

· 6 minuti di lettura

Abbiamo fatto amicizia con quattro accordi della tonalità maggiore e sappiamo già suonare qualche canzone: è il momento giusto per formalizzare alcuni concetti prima di imparare nuova musica.

Intervallo come distanza in semitoni

Per intervallo si intende la distanza in altezza tra due suoni. Per la musica che interessa a noi, si intende la distanza in semitoni tra due note.

Sulla tastiera del pianoforte è semplice compiere tale misura, sapendo che tra due tasti consecutivi (bianchi e neri inclusi) c'è un semitono di distanza. L'intervallo tra Do e Mi ad esempio misura 4 semitoni, provare per credere:

  • Parto da Do;
  • Tasto seguente: Do#, distanza parziale: 1 semitono;
  • Tasto seguente: Re, distanza parziale: 2 semitoni;
  • Tasto seguente: Re#, distanza parziale: 3 semitoni;
  • Tasto d'arrivo: Mi, distanza finale: 4 semitoni.

Con l'esercizio si interiorizza la distanza in semitoni tra qualsiasi coppia di note, per ora potete tranquillamente farvi i conti a manina sulla tastiera.

Altro esempio, da Fa a Si: Fa#, Sol, Sol#, La, La#, Si, fanno sei semitoni (equivalenti a tre toni certo).

Gli intervalli esistono da ben prima del pianoforte però, e ci si riferisce ad essi con dei nomi precisi oltre alla loro misura, proseguiamo.

Le qualità degli intervalli

Siamo già in grado di navigare il paesaggio dei nomi delle note. Sappiamo ad esempio che tra il La e il Fa c'è una terza, o che tra il Sol e il Mi c'è una sesta. Questa è solo la metà dell'informazione fornita dal nome di un intervallo tra due note date.

L'intervallo tra due note si esprime infatti tramite un aggettivo ordinale declinato al femminile ed una qualità tra maggiore, minore, giusta, diminuita ed aumentata.

Prima di esplorare le qualità degli intervalli, un paio di premesse importanti:

  • tutti gli intervalli (seconda, terza, quarta, quinta, etc...) possono essere diminuiti od aumentati;
  • quarta, quinta, ottava (ed unisono) possono essere giuste;
  • il resto (seconda, terza, sesta e settima) possono essere minori o maggiori.

Sono tante informazioni lo so, l'importante è tenere a mente che delle otto famiglie di intervalli, quattro sono giusti e quattro sono minori o maggiori, e tutti possono diventare aumentati o diminuiti all'occorrenza.

Togliamo subito di mezzo unisono e ottava: non si modificano pressoché mai, e non costituiscono mai un problema: ricordatevi quindi:

  • quarta e quinta > giuste;
  • il resto > minore o maggiore.

Fantastico, andiamo ad esplorare gli intervalli minori o maggiori prima.

Intervallo di terza

Perché partiamo dall'intervallo di terza e non da quello di seconda? Perché mi va, e soprattutto perché ha un'importanza più grande!

Sappiamo che tra Do e Mi ad esempio c'è una terza. Sappiamo che tale intervallo misura 4 semitoni (o 2 toni se preferite).

Guardiamo cosa accade tra Mi e Sol invece: ancora una terza (Mi, Fa, Sol), ma sono solo tre semitoni. Esistono (almeno) due tipi di terze a quanto pare, e per differenziarle si è scelto di chiamare minore quella avente ampiezza di tre semitoni, e maggiore quella di quattro.

Perché abbiamo detto sopra che le terze sono così importanti? Montate una sopra l'altra la terza maggiore Do-Mi e la terza minore Mi-Sol, otterrete...Do-Mi-Sol, l'accordo di Do maggiore! Le triadi si costruiscono unendo due terze, vedremo meglio dopo.

Osservate come le terze si comportano sul pentagramma, occupano sempre o due righi o due spazi consecutivi:

Possiamo finalmente definire in maniera completa gli intervalli perché sappiamo navigare il paesaggio dei nomi delle note, e sappiamo anche stabilire quanti semitoni contengono grazie alla tastiera del pianoforte. Per le terze di sopra:

IntervalloTipoMisura
Do-MiTerza maggiore4 st
Re-FaTerza minore3 st
Mi-SolTerza minore3 st
Fa-LaTerza maggiore4 st
Sol-SiTerza maggiore4 st
La-DoTerza minore3 st
Si-ReTerza minore3 st

Aspetta, ma queste terze sono proprio quelle degli accordi...Do-Mi-Sol = Do maggiore, oppure Re-Fa-La = Re minore! Bravissimi, le triadi prendono nome dalla terza corrispondente! Occhio all'ultima triade però (Si-Re-Fa), qui sotto vedremo perché si chiama Si diminuito e non Si minore.

Intervallo di quinta

Sappiamo che tra Do e Sol c'è una quinta di distanza. Quanto misura una quinta? Contando otterremo sette semitoni o più comunemente tre toni e mezzo. Tale quinta si chiama quinta giusta. Se esploriamo le quinte costruite sui tasti bianchi otteniamo le seguenti:

Misurano tutte tre toni e mezzo, tranne uno. L'avete trovato? Bravissimi, l'intervallo tra Si e Fa è più piccolo di quello tra Do e Sol ad esempio (contate se non credete). Per distinguerlo dalle altre quinte si chiama quinta diminuita e misura sei semitoni o tre toni. Il famoso tritono, il diabulus in musica!

Se la cosa vi sorprende, osservate come partendo da Si ed arrivando a Fa sulla tastiera, si passa per entrambe le coppie di tasti senza il tasto nero di mezzo (Si-Do e Mi-Fa), ecco perché l'intervallo è ridotto.

La quinta diminuita è assai importante perché è caratteristica della triade diminuita:

Vedremo in seguito, per ora sappiate che è una triade che non è (né suona) maggiore né minore.

Intervallo di quarta

Una quarta giusta misura due toni e mezzo (o cinque semitoni). Anche qui tra i tasti bianchi tutte quarte giuste tranne una:

Ancora Si e Fa in mezzo! Visto che si parla di quarta, l'ordine delle note è importante e diciamo che tra Fa e Si c'è una quarta aumentata, che misura un semitono in più della quarta giusta e quindi sei semitoni o tre toni: di nuovo il tritono!

Esatto, gli intervalli Fa-Si e Si-Fa hanno la stessa misura ma non lo stesso nome! Tornate al paesaggio e controllate come Fa è la quinta di Si (Si, Do, Re, Mi, Fa - cinque) mentre Si è la quarta di Fa (Fa, Sol, La, Si - quattro).

Riassumendo

Adesso sappiamo finalmente perché gli accordi si chiamano minori o maggiori o diminuiti!

TriadeTerzaQuintaEsempio
MaggioreMaggioreGiustaFa-La-Do
MinoreMinoreGiustaLa-Do-Mi
DiminuitaMinoreDiminuitaSi-Re-Fa

Esistono anche le triadi aumentate, ma tempo al tempo. Per adesso lavorate sulle terze, quarte e quinte dei tasti bianchi. Prossima lezione: intervalli e alterazioni.


Esercizi

Recitate tutte le terze a partire dai tasti bianchi, nel seguente modo:

  • Do-Mi: terza maggiore, 4 semitoni o 2 toni;
  • Re-Fa: terza minore, 3 semitoni o un tono e mezzo;
  • Mi-Sol: terza minore, etc...

Fate altrettanto con quarte e quinte.