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Finalmente un accordo minore: il sesto grado

· 7 minuti di lettura

Finora abbiamo visto le triadi maggiori costruiti sui gradi I, IV e V, iniziamo ad esplorare i gradi mancanti.

Il sesto grado

Vediamo cosa accade sul sesto grado, utilizzando sempre la tecnica nota sì/nota no.

Ah siamo sempre in Do maggiore, chi c'è al sesto posto? Do, Re, Mi, Fa, Sol...La!

Otteniamo quindi:

  • La, (salto Si), Do, (salto Re), Mi -> La Do Mi;

Sentite come suona diversa da ad esempio un Fa maggiore?

Questo perché l'intervallo tra la nota di base e la terza di una triade è di una terza minore, intervallo composto da tre semitoni. La terza maggiore come ricorderete è composta da quattro semitoni, e quel semitono fa tutta la differenza del mondo. Nella prossima lezione approfondiremo i termini minore e maggiore, per adesso allenate le orecchie a distinguerne il suono:

Osservate che l'unica nota a cambiare tra triade maggiore e minore (di una stessa nota di base) è la terza: la quinta resta uguale (un problema di meno!).

Nota: il sesto grado si chiamerebbe sottomediante o sopradominante. L'utilizzo di sotto e sopra è inconsistente in questo caso e sconsiglierei quindi l'utilizzo di nomi particolari: dite sesto grado per favore! Un po' più in là vedremo che ci si riferisce al vi di una data tonica come la sua relativa minore, tempo al tempo.

Ah, se usate i numeri romani (cosa che consiglio vivamente di fare), gli accordi minori si scrivono in lettere minuscole.

Se prendiamo i gradi che abbiamo visto finora abbiamo (in Do maggiore per comodità):

NotaGradoNumero romanoAccordo corrispondente
Do1IDo maggiore
Fa4IVFa maggiore
Sol5VSol maggiore
La6viLa minore

Il movimento tra tonica e sesto grado

Bando alle ciance, ascoltiamo:

L'introduzione e le strofe del celebre brano di Rino Gaetano rimbalzano tra un accordo maggiore ed il suo sesto grado. Non ricordo la tonalità originale, potete trovarla voi come esercizio! Commentiamo anche un minimo la disposizione delle note:

  • Il Do maggiore viene suonato al canto in posizione base (Do come nota più bassa della mano destra);
  • Il La minore viene suonato al canto in seconda inversione (Do ancora come nota più bassa).

Il tema delle inversioni è normale fonte di confusione all'inizio. Ricordate che a livello globale (e.g. tutte le mani e gli strumenti coinvolti), si guarda la nota più bassa in assoluto, in questo caso l'ottava di La alla mano sinistra. Se ci si limita alla mano destra possiamo dire senza problemi che stiamo suonando La in prima inversione in posizione chiusa, i.e. Do-Mi-La.

Tutta sta filippica per dire che il mignolo si sposta dal Sol al La quando si cambia accordo! È importante sapere i nomi che diamo ai movimenti no? Altrimenti non sareste qua.

Che funzione ha sto sesto grado in questo caso? Si dice che il sesto continua ad avere funzione di tonica. Non crea particolari tensioni, né prepara l'arrivo della dominante. Perché allora non rimanere sulla tonica allora? Beh perché rimbalzare tra due accordi funziona sempre, ricordate il giro I-IV dell'inizio di Imagine? La musica viene sempre prima della teoria, tenetelo sempre a mente.

Altro celebre esempio di frase I-vi è il seguente:

Abbiamo a che fare con una frase leggermente più lunga, stavolta di otto battute (più una nona di chiusura). Le prime quattro battute alternano Do e La minore o I e vi, come nel brano di prima! Non vi verrebbe in mente di associare i due brani, eppure armonicamente hanno parecchio in comune. Direi che il grosso della differenza sta tra il ritmo sincopato di Rino Gaetano ed il placido sei ottavi di Cohen piuttosto.

Tornando ad Hallelujah, le prime quattro battute creano un paesaggio tonico e sereno. Nelle successive quattro le cose si muovono un po' con Fa, Sol, Do e di nuovo Sol, per chiudere infine a Do: doppia cadenza! La prima con tanto di predominante (il Fa prima del Sol), la seconda con solo V ed I.

Cambiare accordi in musica è uno dei modi per mandare avanti la storia. Non ci sono regole bensì tantissimi esempi di bella musica. Abbiamo appena imparato come riempire quattro battute di musica con i gradi IV, V, I e V, per poi tornare ad I.

È noto e curioso come proprio questa canzone di Cohen parli proprio degli accordi usati nella seconda parte della strofa:

And it goes like this
The fourth, the fifth
The minor fall, the major lift...

Dove fourth e fifth saranno proprio Fa e Sol (IV e V), la minor fall sarà il La minore (vi) e la major lift di nuovo Fa. Vedremo la cosa in dettaglio in seguito.

Quattro accordi e un sogno

Nella musica popolare, i quattro accordi visti finora sono più che sufficienti per accompagnare canzoni memorabili. Non vogliamo soffermarci troppo sulla questione accordi però, altrimenti si finisce per trascurare melodia, ritmo, timbro, fraseggio e quant'altro.

Suoniamoceli per l'ultima volta i nostri quattro accordi in questo altro classico intramontabile:

Siamo in Sol maggiore: il giro inizia e finisce in Sol, c'è un solo diesis in giro per il brano (il Fa#). Individuate gli altri accordi e scrivete che grado hanno all'interno della tonalità di Sol. Se vi sentite ispirati suonatelo nella tonalità originale di La maggiore, occhio agli accidenti!


Esercizi

Il sesto grado di ogni tasto bianco

Per ogni tasto bianco del pianoforte, nominare il sesto grado corrispondente (e.g. Do -> La, Sol -> Mi). Prima imparate anche i gradi dei tasti neri, meglio è chiaro.

Soluzioni
Tonica (1)Sottomediante (6)
DoLa
ReSi
MiDo#
FaRe
SolMi
LaFa#
SiSol#

La progressione I-V-vi-IV

Suonatela prima in Do maggiore di nuovo (Do/Sol/La minore/Fa), poi nelle tonalità di Fa, Sol, Re e La.

Soluzioni
IVviIV
DoSolLa-Fa
FaDoReSib
SolReMi-Do
ReLaSi-Sol
LaMiFa#-Re