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Le triadi maggiori (della tonalità maggiore)

· 9 minuti di lettura

Nella lezione precedente abbiamo ascoltato qualche tema scritto in tonalità maggiore ed introdotto vari concetti senza definirli in maniera rigorosa. Continuiamo ad ascoltare, ad esplorare e a definire quindi!

Il primo movimento di questa sonatina di Clementi è in Do maggiore, innanzitutto perché ce lo dice lui nel titolo ed io mi fiderei dell'autore. Ulteriori indizi sono l'assenza di alterazioni in chiave, ed il fatto che il brano inizi con un motivo contenente proprio le note dell'accordo di Do, Do-Mi-Do-Sol-Sol.

Il motivo si ripete, poi abbiamo un accenno di scala alla terza battuta, ed infine un Sol maggiore alla battuta 4, con la scala che chiama all'inizio della battuta nella mano destra, e risponde con la sinistra nei restanti due quarti. Segue alla quinta battuta il motivo iniziale in Do: cadenza perfetta! La musica tonale è tutta una cadenza, e quando non lo è gioca col farti attendere che essa arrivi.

(mi sono volontariamente fermato alla battuta 5 perché poi ci sarebbe subito un Fa diesis che suggerisce la modulazione alla dominante cosa che sarebbe ora fonte di confusione)

Importante: come vedete, le cadenze non si ottengono solo con accordi intesi come collezioni di note suonate contemporaneamente, bensì anche e soprattutto tramite passaggi con arpeggi, scale e motivi. Questo vale per qualsiasi concetto musicale, scrivere V > I ad esempio è solo un'idea separata dalla sua esecuzione. Come cos'è un motivo? È un frammento musicale che puoi fischiettare e rigirarti come ti pare. Un motivetto, esatto!

Il quarto grado: la sottodominante

Della scala maggiore conosciamo per ora due triadi, quella di tonica e quella di dominante. Riascoltiamo di nuovo la scala seguita da tali due triadi:

Sentite come è organico il suono? Prima la collezione dei sette suoni (seguiti dall'ottava a chiudere), poi i due accordi con la sensibile (Si) e la tonica (Do) al canto. Queste cose sono scontate per noi dopo secoli, ma all'epoca sono state scoperte mirabili!

Vediamo ora un'altra triade, quella costruita sul quarto grado. Per adesso abbiamo costruito le triadi partendo da una nota, saltandone una e poi un'altra ancora:

  • Do, (salto Re), Mi, (salto Fa), Sol -> Do Mi Sol;
  • Sol, (salto La), Si, (salto Do), Re -> Sol Si Re.

Facciamo lo stesso con il Fa: Fa, (salto Sol), La, (salto Si), Do -> Fa La Do!

Dal suono come vi sembra, maggiore o minore? Maggiore, bravissimi! Tra Fa e La c'è infatti un intervallo di terza maggiore, come tra Do e Mi, e tra Sol e Si. Se non vi fidate, contate i tasti (ed includete quelli neri nel computo mi raccomando). Fa-La-Do è quindi l'accordo di Fa maggiore.

Il quarto grado della scala si chiama sottodominante. Assolutamente non perché preceda la dominante, ma perché indica la tonalità la cui dominante è la tonica corrente, in questo caso Do. Se vi fate i conti vedrete che così come Sol è la dominante di Do perché è il quinto grado della scala di Do, Do è la dominante di Fa perché è il quinto grado di Fa. Sì è decisamente confuso e se potessi troverei un nome migliore, ma è troppo tardi per riscrivere la teoria musicale baby.

Gli accordi costruiti sui gradi I, IV e V della scala maggiore sono di tipo maggiore, e sono gli unici ad esserlo all'interno della tonalità maggiore. Questo vale per ogni tonalità maggiore:

Lasciate perdere tutti gli accedenti necessari a suonare in La maggiore e Mi bemolle maggiore: il suono è lo stesso.

Il rapporto tra tonica e sottodominante

Ascoltiamo come suonano ad esempio il Do e il Fa:

L'alternanza tonica/sottodominante o più concisamente I-IV è uno dei suoni più placidi in musica. Importante sin da subito: suonare in una certa tonalità non implica assolutamente che non si possano suonare note fuori da essa, nel caso del Do maggiore i tasti neri quindi! Questo è un celebre esempio in cui si usa un La diesis di passaggio a fine frase. Ti piace il taso nero? Lo suoni. Non ti piace, non lo suoni!

Altro esempio in una tonalità diversa:

Qui la sequenza inizia col Sol e segue col Re. Come facciamo a sapere che si tratta di un IV-I in Re appunto, e non un I-V in Sol? È importante ribadire che per suonare ed ascoltare la musica non occorre fare tutte queste considerazioni, di certo però male non fa cercare una risposta a tale domanda.

Gli indizi a favore della tonalità di Re maggiore sono i seguenti:

  • due alterazioni in chiave (Do# e Fa#);
  • il Do# è effettivamente suonato nella melodia;
  • la melodia riposa sulle note La e Fa#, appartenenti alla triade di Re.

Ora Satie e le sue Gymnopedie non sono pezzi troppo tonali, spesso anzi rifuggono del tutto le cadenze perfette. In generale il movimento IV-I si chiama cadenza plagale ed è più debole rispetto alla cadenza perfetta. Anche qui son tutte chiacchiere, quel che conta è il gusto personale.

Tre triadi per tre funzioni

Ora che sappiamo riconoscere tre accordi della tonalità maggiore, ascoltiamoli in un contesto comune:

È l'intro di Summer Nights dal musical Grease, uno dei primi esempi che vengono in mente quando si parla di I/IV/V (uno/quattro/cinque). Il brano è in Re maggiore, ed inizia suonando appunto Re seguito rapidamente da Sol e La maggiore.

Ci sono discografie intere di gente che suona I/IV/V, vedi i Ramones.

Nella musica tonale si possono raggruppare gli accordi in base alla loro funzione. Abbiamo tre famiglie di accordi: quelli con funzione tonica, quelli con funzione di dominante e quelli di predominante. Tonica e dominante della scala vanno come si può intuire nelle categorie omonime, mentre la sottodominante ha funzione predominante perché prepara l'arrivo della dominante.

Quando vedremo gli accordi di settima, le estensioni ed altre amenità sarà assai utile capire la funzione che determinate armonie assumono in un certo momento del brano. Questo modo di vedere la musica si chiama armonia funzionale e serve a guardare una frase musicale come se fosse proprio un brano dei Ramones.

Importante: non tutta la musica si può guardare tramite l'armonia funzionale, non tutta la musica presenta sequenze di accordi chiare, non tutta la musica è tonale. Impareremo a riconoscere i vari approcci compositivi e ad individuare gli strumenti migliori per analizzarli.


Esercizi

Accordi di tonica e corrispondenti sottodominanti

Per ogni tasto bianco del pianoforte, suonate l'accordo maggiore costruito su tale nota, ed il corrispondente accordo di sottodominante. Esempi visti nel testo:

Accordo di tonica (I)Accordo di sottodominante (IV)
Do maggioreFa maggiore
Re maggioreSol maggiore
Soluzioni
Accordo di tonica (I)NoteAccordo di sottodominante (IV)Note
Do maggioreDo-Mi-SolFa maggioreFa-La-Do
Re maggioreRe-Fa#-LaSol maggioreSol-Si-Re
Mi maggioreMi-Sol#-SiLa maggioreLa-Do#-Mi
Fa maggioreFa-La-DoSib maggioreSib-Re-Fa
Sol maggioreSol-Si-ReDo maggioreDo-Mi-Sol
La maggioreLa-Do#-MiRe maggioreRe-Fa#-La
Si maggioreSi-Re#-Fa#Mi maggioreMi-Sol#-Si

Uno, quattro, cinque

Per ogni tasto bianco del pianoforte, nominare i gradi 4 e 5 corrispondenti, ad esempio Do (1) -> Fa (4) e Sol (5).

Soluzioni
Tonica (1)Sottodominante (4)Dominante (5)
DoFaSol
ReSolLa
MiLaSi
FaSibDo
SolDoRe
LaReMi
SiMiFa#